Bologna – Alla fine del 2018 il car sharing ha fatto il suo debutto anche sotto le Due Torri. In quattro anni, i bolognesi hanno ormai familiarizzato con le Fiat 500 rosse del servizio ‘Enjoy’ e le Renault Zoe blu di ‘Corrente’, tutte auto 100% elettriche. Il car sharing, o auto condivisa, è un servizio di mobilità alternativo, complementare al trasporto pubblico locale, che permette di utilizzare un’auto a noleggio senza conducente, su prenotazione.
Secondo l’ultimo ‘Rapporto nazionale sulla sharing mobility‘, a Bologna nel 2020 ci sono stati 210.546 noleggi di auto condivise – per un totale di 1.984.703 chilometri percorsi – e 57.546 iscritti al servizio. La percorrenza media per ogni noleggio è stata di circa 9 chilometri, con una durata media di 27 minuti.
Come si legge sul sito del Comune, a Bologna il servizio è gestito da Eni Fuel SpA (con il servizio Enjoy) e una flotta di 116 mezzi; e da Omnibus, società consortile diretta e coordinata da Tper (con il servizio Corrente), leader in Italia nello sharing elettrico, che a regime schiera fino a 335 auto.
Entrambi i servizi possono essere prenotati tramite una App. I veicoli sono disponibili 24 ore su 24. Il costo del noleggio è in proporzione all’utilizzo che si fa dell’auto.La sosta è gratuita sulle strisce blu e nelle aree riservata ai residenti. Grazie alla modalità free floating, terminato l’utilizzo l’auto può essere lasciata dove si vuole, purché all’interno dell’area coperta dal servizio.
I numeri e la transizione nella mobilità portano investimenti. La Regione – principale azionista di Tper, con con il 46,13% delle quote – investirà nel triennio 3,6 miliardi di euro nel settore della mobilità sostenibile. E uno dei modelli di transizione è il car sharing elettrico di Corrente.
Il servizio di car sharing, si legge sul sito del Comune, “cambia le abitudini degli automobilisti e contribuisce a creare quella cultura delle buone pratiche della mobilità che nel lungo periodo producono effetti di cambiamento delle abitudini positivi e vantaggiosi”.
Anche la sosta può essere comodamente pagata attraverso lo smartphone. O acquistando online un biglietto dematerializzato.
Il sito di BoMob, società che dalla fine del 2021 gestisce i servizi relativi alla soste, elenca le App di sosta mobile scaricabili sul telefonino dagli store online. Si tratta di Sosta+ e Roger, senza costi aggiuntivi.
Altre app possono invece prevedere eventuali costi aggiuntivi, comunque non superiori al 15% della tariffa. E sono Easy park, My Cicero, Parkappy, Pay by phone, Phonzie, Pyng, Smarticket e Tabnet.