Rimini – Il Tecnopolo di Rimini fa parte della rete di 10 infrastrutture regionali dislocate nell’intera Regione. «È un’eccellenza di Rimini e dell’Emilia Romagna», hanno detto gli assessori regionali Vincenzo Colla e Paola Salomoni quando hanno visitato il centro di via Dario Campana. Il Tecnopolo, situato nell’area dell’Ex Macello comunale, 1.235 metri quadrati di superficie complessiva, è la sede delle attività di ricerca, innovazione e sviluppo a Rimini.
Nel Tecnopolo è possibile accedere a strumenti di ricerca e di analisi al servizio delle imprese che desiderano investire nella ricerca e nell’innovazione, per una forte crescita della competitività aziendale. I settori privilegiati per il trasferimento tecnologico comprendono l’industria dei materiali, della moda e cosmetica e del packaging.
Il Tecnopolo riminese ha impostato la propria attività di gestione su tre linee di riferimento: organizzazione di workshop dedicati alle imprese su innovazione e crescita della competitività, appuntamenti con imprenditori e docenti, utilizzo della rete internet attraverso la condivisione di contenuti. I Tecnopoli sono dislocati in 20 sedi sul territorio dell’Emilia Romagna, che ospitano e organizzano attività e servizi specializzati a supporto dell’innovazione delle imprese, delle persone e del territorio.
Nei Tecnopoli la domanda di innovazione incontra le soluzioni offerte dal sistema della ricerca industriale emiliano romagnolo. La Rete dei Tecnopoli favorisce la circolazione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, rappresentando uno dei principali motori di sviluppo territoriale, in grado di rendere l’Emilia Romagna hub di innovazione a livello europeo. Per il biennio 2020-2021 il centro riminese ha ottenuto un budget di oltre 150mila euro. Per l’attività da gennaio a settembre 2022 la richiesta avanzata alla Regione è stata di 75mila euro. Somme necessarie a finanziare e sostenere le tante attività (da ricordare che i dieci tecnopoli sono stati finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013 e da contributi regionali. Le attività dell’ecosistema regionale dell’innovazione sono finanziate con il Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020).
Il Tecnopolo di Rimini è articolato in diversi centri interdipartimentali di ricerca industriale (Ciri): quello dedicato a meccanica avanzata e materiali, quello che si occupa di fonti rinnovabili, ambiente, mare ed energia e, ultimo nato, il Ciri Ict. Nelle attività sono coinvolte alcune aziende, che lo scorso autunno hanno presentato alcune testimonianze.
Tra le altre, Romagna Acque, Valpharma e Fruttagel. Le ultime due coinvolte in un progetto di utilizzo dei prodotti di scarto del settore agroalimentare nell’industria farmaceutica, cosmetica, nutraceutica e nel packaging nell’ottica di uno sviluppo dell’economia circolare. La rete dei 10 Tecnopoli dell’Emilia-Romagna è una delle componenti fondamentali dell’ecosistema regionale dell’innovazione, coordinato da ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio, la società consortile dell’Emilia-Romagna nata per favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio. I Tecnopoli sono un’iniziativa della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con le università, i centri di ricerca e gli enti locali dei territori interessati. La gestione del Tecnopolo cittadino è affidata a UniRimini.