Imola – Non solo tema da grande città. Quella dell’Agenda digitale è una questione cruciale anche per i comuni di medie dimensioni. Ne è un esempio Imola, dove l’amministrazione l’ha messa in cima alla lista degli obiettivi di mandato.
Una sfida da vincere a tutti i costi per una realtà di 70mila abitanti che, assieme alla sorella maggiore Bologna, vuole diventare moderna per poter guardare sempre di più all’Europa e, al tempo stesso, agevolare la vita dei cittadini.
Cittadini che, dal rapporto con l’ente locale, chiedono di poter effettuare i pagamenti in modo comodo e veloce, oltre a interagire il più possibile con Spid e servizi app Io. L’obiettivo? Tagliare attese, lungaggini e burocrazia, che purtroppo spesso fanno rima con pubblica amministrazione.
PAGOPA E TELEPASS
A Imola alcune azioni sono già state realizzate, con l’attivazione di modalità di pagamento digitalizzate con la Pubblica amministrazione, come PagoPA, l’introduzione della possibilità di pagare alcuni parcheggi a sbarre del centro città con il Telepass, un nuovo software e server per il sito web del Comune.
E già da tempo chi deve rinnovare la propria carta d’identità può prendere appuntamento online, consultando date e orari disponibili da casa, limitando così al massimo i tempi di attesa allo sportello.
“Ci sono poi numerosi progetti in cantiere – sintetizza il sindaco Marco Panieri –. La nostra città, tramite Lepida e la diffusione di punti di rete interconnessi, punta a monitorare e mappare il territorio per quanto riguarda sicurezza, illuminazione, viabilità, accessi e flussi, al fine di migliorare l’esperienza dei cittadini”.
SERVIZIO CIVILE DIGITALE
Le nuove tecnologie possono essere un supporto prezioso per rendere i Comuni sempre più efficaci nella risoluzione dei problemi. Ma non solo. A Imola, ad esempio, è da poco partito il Servizio civile digitale, con studenti che diventano supporto prezioso per migliorare i servizi interni al Comune; e a livello regionale presto partirà il grande progetto di Centri di facilitazione digitale, di cui uno sarà a Imola, con personale qualificato e a disposizione per un supporto concreto ai cittadini nell’accedere e nell’usufruire di tutti i servizi digitali della Pa.
UNA APP PER SEGNALARE COSA NON VA
L’amministrazione comunale guidata da Panieri ha individuato nella smart city un set importante per costruire l’Imola del futuro, che vede già attivi il servizio di bike sharing, il nuovo servizio di car-sharing a flusso libero anche con altre città e i luoghi di co-working rivolti agli studenti.
“In prospettiva – aggiunge il primo cittadino – prevediamo una app per comunicare direttamente con il servizio manutenzioni del Comune, oltre ad applicativi Lepida diffusi in città su cui utilizzare i servizi digitale in modo facile e veloce. L’impegno proseguirà con la partecipazione a bandi che prevedano fondi regionali, nazionali ed europei sul tema”.
GIOCO DI SQUADRA PUBBLICO-PRIVATO
“In questa sfida sono strategiche le partnership pubblico-privato – assicura Panieri – con interventi che partono anche dal pubblico, come il Con.Ami, che è una risorsa importante per tutto il territorio grazie anche alla partecipazione in Acantho (società del gruppo Hera, ndr) che sta sviluppando cloud, server e nuovi servizi digitali per le pubbliche amministrazioni”.
SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Inoltre, nell’ottica di agevolare il privato a partecipare alla sfida dell’Agenda digitale, il Comune di Imola ha allo studio l’ipotesi di istituire all’interno del proprio Suap uno sportello dedicato a start-up e Pmi, per supportarle nella partecipazione a bandi per ulteriori fondi digitali o per usufruire di incentivi in tal senso.
“Il futuro delle Smart city, città semplici, funzionali e sostenibili, si costruisce passo dopo passo – conclude il sindaco Panieri – con investimenti, progetti innovativi e un dialogo solido fra partner”.