Reggio Emilia – Dopo il lancio modenese, è approdato da pochi giorni a Reggio un nuovo sistema per lavare l’auto.
A domicilio e senza spreco di acqua: sono queste le due chiavi del successo di Clenda, l’applicazione creata da tre giovani di Formigine (Modena) che oggi ha raggiunto anche la città del Tricolore. Nella sua semplicità l’idea è geniale, sia per la comodità del lavaggio auto ‘delivery’ sia per l’uso di prodotti biodegradabili e che implicano una quantità minima di acqua. Un mix di elementi che strizza l’occhio al cliente e all’ambiente.
COM’È NATA L’APP CLENDA
Davide Serafini Baraldi, Andrea Bellei e Christian Barone sono tre ragazzi dai 24 ai 26 anni, che una sera come tante si trovano per fare due chiacchiere tra amici. Davide e Andrea lavorano in un’azienda informatica, dove di fatto realizzano applicazioni per i clienti. Clenda è nata così, chiacchierando e buttando giù qualche idea, poi le competenze e l’impegno di ciascuno di loro hanno fatto il resto, portandoli oggi ad avere la loro app disponibile sia su Apple Store che su Play Store.
Tutto inizia, più che altro, da un’esigenza pratica a cui si lega quella ambientale.
Chiunque abbia provato il servizio di autolavaggio tradizionale infatti, si sarà trovato quasi sempre a dover affrontare lunghe file e mettere in conto un’attesa discreta. Da qui la svolta di poter offrire lo stesso servizio, ma a domicilio.
“Un autolavaggio usa circa 150 litri di acqua per un intero ciclo – aggiunge quindi Serafini Baraldi –. Clenda invece si serve di prodotti, alcuni sgrassanti e altri alcalini, che con aggiunta di acqua raggiungono circa mezzo litro di quantità, sufficiente per lavare tutta la macchina”.
COME FUNZIONA
Ordinare una pizza, un libro o un elettrodomestico e vederselo arrivare direttamente a casa: il principio è lo stesso. Sulla linea dei servizi delivery che ormai conosciamo benissimo, specialmente dopo gli ultimi due anni, la stessa cosa vale per il lavaggio della propria auto con Clenda.
Scaricando l’app si può infatti inoltrare la richiesta e prenotare l’appuntamento, dopodiché sarà semplicemente necessario garantire di riuscire ad aprire la macchina per effettuare la pulizia. Questo sia che la persona si trovi a casa o a lavoro, sarà raggiunta direttamente sul posto. “Ci capita anche di ricevere richieste per auto che si trovano in parcheggi pubblici – continua Serafini Baraldi -. E’ un servizio molto agile, i nostri ragazzi si spostano autonomamente, in bici o in monopattino, e hanno con loro uno zaino con i detergenti e gli strumenti necessari”. Tali prodotti funzionano a secco: basta spruzzarli su carrozzeria, interno e cerchioni, lasciar passare il tempo necessario e poi pulire con un panno in microfibra.
I detergenti usati permettono infatti alla sporcizia di salire in superficie ed essere poi facilmente rimossa; beninteso, si tratta di prodotti biodegradabili che non comportano danni all’ambiente – oltre a evitare come già precisato un notevole spreco di acqua.
“I corsi continuano e abbiamo finito la formazione di altri due ragazzi, che sono già operativi nel Reggiano – aggiunge -. Il prezzo del servizio varia in base al modello dell’auto, a partire da 14,99 euro”.
LA RISPOSTA DEL PUBBLICO
Clenda è stata lanciata ufficialmente lo scorso maggio, dapprima circoscrivendo l’area di competenza alla provincia di Modena, più precisamente in città, a Formigine, Nonantola e Castelfranco Emilia.
Le ambizioni dei tre soci però galoppano e in pochi mesi sono passati anche a Reggio, pronti ad allargarsi ancora. “Uno dei nuovi ragazzi si muove sul lato Est e l’altro sul lato Ovest della città, che quindi per il momento è abbastanza coperta” spiega Serafini Baraldi.
Non resta che vedere se la risposta sarà come quella modenese e quindi molto positiva: “Siamo rimasti abbastanza sorpresi, lo devo ammettere, dal riscontro che Clenda ha avuto subito – racconta -. Appena l’abbiamo lanciata è partita, perciò si vede che l’idea è piaciuta molto”. Non mancano tuttavia gli scetticismi a paragone con il metodo tradizionale, per quanto i vantaggi di Clenda in termini di spreco di tempo e acqua siano evidenti.
“Le persone devono sempre prima provare per credere – dice – alcuni ancora non pensano che il nostro lavaggio possa essere davvero efficace, quando in realtà sotto certi aspetti è anche meglio”. Per esempio, non c’è nessuna lancia o rullo che rischi di rovinare la carrozzeria, se si vuole aggiungere un altro ‘plus’.
Un ulteriore aspetto da considerare, questo più che altro in vista delle mire espansionistiche dei giovani modenesi, è anche la disponibilità degli operatori e il riuscire a reperirne abbastanza da coprire più aree ancora. “Non è un lavoro difficile – conclude – ma serve olio di gomito”.