Cesena – Il Comune ci mette il luogo, i cesenati aggiungono l’idea. E’ il succo del progetto partecipativo ‘Avanti c’è spazio’ avviato a Cesena e relativo al riuso della ‘Portaccia’ di Sant’Agostino, in pieno centro storico e dell’ex scuola elementare di Diegaro, entrambi immobili di dismessi. Al centro c’è un unico obiettivo: dare nuova vita a questi spazi e metterli a disposizione della comunità cesenate.
Per raggiungere l’obiettivo è stato definito un percorso costituito da cinque fasi: la prima ha riguardato la formazione sui modelli di partecipazione, mentre la seconda è stata caratterizzata dall’ascolto e dalla partecipazione della comunità, con particolare attenzione data ai bisogni dei giovani e dei residenti della frazione di Diegaro e della zona della Portaccia. A seguire sono arrivate il lancio della manifestazione di interesse e di selezione delle idee, la co-progettazione degli spazi da riattivare e l’assunzione della proposta finale.
“Grazie a questo progetto – entra nel merito l’assessora alla programmazione urbanistica Cristina Mazzoni – abbiamo definito interessanti nuovi scenari: ‘C’è vita alla Portaccia’ per esempio trasformerebbe questo luogo in un vero e proprio presidio culturale e di scambio in cui le associazioni e le diverse realtà del territorio potranno realizzare le proprie attività tra gli spazi interni e quelli esterni, compresi altri punti strategici che si trovano nelle vicinanze. In relazione all’ex scuola di Diegaro invece siamo arrivati alla prefigurazione di una proposta che prevede usi e funzioni legati alla creazione di una casa del quartiere, ma che necessita di essere approfondita con l’obiettivo di integrare e le attività e i servizi proposti, di ampliare i soggetti coinvolti e di giungere a una sostenibilità economica di riuso”.
Entrambi i luoghi sono collocati in contesti peculiari: l’ex scuola di Diegaro è distante dal centro urbano e si trova in una frazione con pochi spazi collettivi e pochi servizi; la Portaccia invece è prossima al centro ma collocata in un’area densamente abitata in cui i servizi di prossimità non sono adeguati alla domanda.
I risultati del progetto lanciato dall’amministrazione cesenate hanno consentito di inquadrare i contenuti di un regolamento collaborativo sugli usi temporanei attraverso il quale il Comune di Cesena si propone di sostenere e disciplinare lo sviluppo di iniziative analoghe. Il percorso verso la riattivazione di questi spazi non si ferma: i prossimi passi saranno di intervento sugli immobili per renderli agibili in sicurezza e di lavoro coi gruppi che si sono costituiti.