Ravenna – Mare, sole, vento si trasformano in risorse energetiche. Non si ferma l’iter per la realizzazione al largo di Ravenna del Parco eolico, il progetto Agnes, che vede impegnate la ravennate Qint’x in partnership con il colosso Saipem.
Convocata la Conferenza dei servizi dalla Capitaneria di Porto, è partito anche l’iter per la concessione demaniale, così come sono stati avviati i primi sondaggi in mare. Tutto con l’intenzione di presentare la valutazione di impatto ambientale nel giro di pochi mesi. L’intenzione infatti è quella di avere tutti i permessi entro il prossimo anno per cominciare a costruire nel 2024.
Il progetto ha un valore di un miliardo di euro e prevede l’installazione di 65 pale davanti alla costa ravennate, da 17 a 40 chilometri. Altre 25 sono previste più a sud fino al largo di Cesenatico, (da 17 a 24 chilometri). Previsto anche un impianto fotovoltaico flottante. La capacità massima si aggira su 620 megawatt.
Scendendo nel dettaglio la prima area dove sono previste le pale eoliche è denominata Romagna 1 e si posiziona a 9,5 miglia (17 chilometri) dalla costa, tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Si sviluppa su una superficie di 17 chilometri quadrati ed è composta da 15 turbine eoliche alte 130 metri. Ci sarà un’altra area, Romagna 2, più distante dalla costa e con una maggiore potenza, sarà a 13 miglia (24 chilometri) dall’arenile di Porto Corsini, con 50 turbine eoliche sempre alte 130 metri, con una disposizione che consentirà di sfruttare al massimo il vento che soffia al largo.
Di positivo c’è che la notevole distanza dalla costa renderà minore l’impatto visivo. Si vedrà ancora meno da terra l’impianto fotovoltaico galleggiante, che si alza di circa 2,5 metri sul livello dell’acqua e secondo il progetto si svilupperà su una superficie di 63 ettari. Verrà utilizzata una tecnologia studiata per avere un’alta resa energetica grazie allo sfruttamento dei raggi solari che vengono riflessi dal mare; inoltre, la ventilazione naturale consente di abbassare la temperatura dei pannelli per ottenere una resa migliore.
La capacità produttiva massima dell’impianto si aggira su 620 megawatt: 520 prodotti dall’eolico e 100 dal fotovoltaico. L’hub energetico, come viene chiamato oggi Agnes, include anche la produzione di idrogeno: 4mila tonnellate annue sufficienti ad alimentare, tanto per avere un termine di paragone, duemila bus.
Si stima di produrre nel pieno della capacità, 1,5 terawattora l’anno, una quantità di energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuo di 500mila famiglie. Inizialmente l’obiettivo sarà produrre 100 MW a terra e solo 4, eventualmente, con impianti per l’elettrolisi su piattaforme dismesse. Infine si prevede di utilizzare anche l’ossigeno che si ricava come prodotto di scarto dalla produzione di idrogeno, nell’acquacoltura, per l’allevamento dei molluschi, in particolare vongole.