Rimini – L’innovazione tecnologica e digitale abita a Rimini. A confermarlo lo sbarco in Riviera, dal 13 al 15 marzo del 2024, del forum europeo sulla robotica, appuntamento internazionale più importante per ingegneri, ricercatori e operatori del settore.
La scelta di Rimini, reso nota dall’associazione internazionale euRobotics, premia la candidatura sostenuta dall’università assieme a Ieg e ad altri enti. Pensata per rendere evidente l’impatto sempre più profondo dell’intelligenza artificiale sulla nostra quotidianità, la manifestazione non è certo l’unico segnale che fa capire quanto la città si stia impegnando per cambiare volto e guardare con rinnovata consapevolezza al futuro.
A partire proprio dalla sua università. Sono numerosi gli strumenti digitali e le opportunità a disposizione degli studenti, per facilitare il loro percorso universitario. Diverse applicazioni sono state ideate e sviluppate durante l’emergenza Covid, e con il contributo attivo degli stessi studenti, guidati dai loro docenti.
All’indomani dello scoppio della pandemia l’ateneo di Bologna, di cui fa parte il campus universitario di Rimini, è stato tra i primi in Italia a mettere in campo le risorse e competenze multidisciplinari della sua comunità, impegnandosi in oltre cento proposte progettuali in risposta ai più importanti bandi di finanziamento promossi da enti regionali, nazionali ed europei.
Le ricerche spaziavano dall’ambito medico a quello economico-sociale, passando, appunto, per svariate tecnologie digitali. Molti di questi progetti sono poi divenuti realtà: tra questi, la app ‘Presente’, realizzata per gestire al meglio le presenze nelle aule universitarie mentre era ancora in vigore l’obbligo di distanziamento per le norme anti-Covid. E sempre durante la pandemia, l’università ha costruito un database tuttora in costante aggiornamento, finalizzato alla condivisione di idee e progetti con il mondo scientifico internazionale.
Archiviata – si spera definitivamente – la fase più acuta della pandemia, la transizione digitale resta una parte integrante della vita quotidiana all’università, ed è annoverata tra gli obiettivi del piano strategico 2022-2027, firmato dal rettore dell’Alma Mater Giovanni Molari. Subito dopo la sua elezione, nel 2021, Molari ha voluto al suo fianco, tra gli altri, anche una prorettrice alla trasformazione digitale, Rebecca Montanari, professoressa di informatica.
La docente ha il compito di promuovere la dematerializzazione delle varie attività svolte all’interno dell’Ateneo, e la digitalizzazione dei servizi a supporto della didattica e della ricerca. Nel piano strategico rientrano il miglioramento e la riorganizzazione dei contenuti del sito web Unibo.it e una radicale innovazione delle strategie comunicative digital e social. Infine, per garantire una formazione inclusiva e sostenibile, in tutti i campus dell’Alma Mater, compreso quello di Rimini, si stanno già sperimentando da tempo forme di didattica innovativa, attraverso laboratori virtuali e postazioni munite di avanzati dispositivi tecnologici.