Forlì – La città punta sul cielo: dopo l’attesissima riapertura dell’aeroporto Ridolfi, continuano a fiorire i progetti legati al mondo del volo, in questo caso, in particolare, a quello della riparazione degli aerei. Fin da subito, la società di gestione dell’aeroporto FA aveva dichiarato di voler puntare anche sulla manutenzione degli apparecchi, un proposito che si è concretizzato grazie all’accordo con la società Albatechnics che, in un grande hangar di 2mila metri quadrati (si tratta dell’hangar conosciuto come ‘Ferruzzi, in passato gestito dall’Università di Bologna), da qualche mese ha cominciato a pieno regime ad occuparsi della manutenzione dei Boeing 737 e degli Aibus 320 che volano sulla città, oltre ad altri mezzi che possono arrivare per vie private. L’azienda veneta è già attiva a Malpensa e a Venezia e a Forlì avrà una dozzina di dipendenti.
Oltre alle riparazioni, l’hangar si è da poco aperto anche ad una parte prettamente didattica: sono proprio questi, infatti, gli ultimi giorni disponibili per iscriversi al neonato corso Ifts (istruzione formazione tecnica superiore) per diventare tecnici manutentori.
L’iter formativo, composto da ben 800 ore, delle quali 500 teoriche, è promosso da Isaers Forlì Academy AvioLab, in collaborazione con Enaip provinciale, istituto tecnico Baracca, il dipartimento di Ingegneria Industriale, Professione Volare e, naturalmente, la società Albatechnics. Sarà proprio quest’ultima a fornire molti dei docenti per la parte più pratica del corso, mentre altri ne arriveranno dalle fila del Baracca e dall’università.
Una forte apertura al nuovo e, in particolare, alle idee dei giovani, arriva proprio in queste settimane anche da parte di Enav, il gruppo che gestisce la torre di controllo forlivese. È entrata da poco nel vivo, infatti, ‘Enav thinking cup’, un concorso di idee rivolto a startup e aziende per la condivisione di modelli e soluzioni per portare la mobilità aerea urbana in quella che il gruppo definisce la ‘terza dimensione’.
In particolare l’attenzione è rivolta al mondo dei droni che, in un prossimo futuro, potrebbero consentire di rivoluzionare il mondo del traffico aereo rendendolo più sostenibile in termini economici e ambientali. Al Training Centre, così, sono appena arrivati oltre 20 progetti che verranno analizzati dagli esperti del settore: tra non molto alcuni di questi potranno anche essere messi in pratica, magari proprio a partire da Forlì.
E nel futuro prossimo, gli addetti ai lavori prevedono lo sbarco di un colosso del settore aerospaziale (l’indiziato numero uno è Leonardo) che investa portando qui la sua produzione.