Bologna – Contro il caro-bollette e in un ottica di maggiore risparmio e sostenibilità, l’Unibo si appresta a varare il primo Piano energetico dell’Ateneo. Atteso fra novembre e dicembre, avrà validità triennale.
Fra le strategie che l’Alma Mater intende adottare vi sono: sostituzione dei sistemi di illuminazione; monitoraggio e controllo degli impianti per un sistema integrato e puntuale di gestione; azioni di frazionamento e di riscaldamento puntuale, sostituendo le centraline con sistemi intelligenti che consentiranno un controllo da remoto degli impianti in base all’utilizzo degli spazi; un maggiore ricorso al fotovoltaico per incrementare la quota di autoproduzione energetica.
“Il solo relamping, cioè la sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a LED, può farci risparmiare dai 400 ai 500mila euro l’anno“, calcola il rettore Giovanni Molari.
L’Ufficio Energy di Ateneo, fa sapere l’Unibo, “è già impegnato a garantire una gestione più efficiente degli impianti in modo da eliminare gli sprechi energetici legati alla loro non corretta regolazione (uffici troppo caldi o troppo freddi)”.
Ma sarà importante “il contributo di tutti”, secondo alcune linee guida che saranno indicate a tutta la comunità universitaria. Le azioni di tutta la comunità possono portare, infatti, “a un risparmio di energia pari al 7% dei consumi di energia totali, evitando l’emissione in atmosfera di circa 2300 tonnellate di CO2 all’anno”.
“Un’istituzione come la nostra – ha scritto il rettore, in una lettera a docenti e personale tecnico e amministrativo – non può che adottare comportamenti responsabili e lungimiranti, che garantiscano la piena sostenibilità all’Ateneo e rappresentino, al di fuori dell’Alma Mater, esempi da imitare”.
La sfida dell’Unibo alla crisi energetica è intanto iniziata con l’inaugurazione delle nuove aule (una da 130 posti e una da 70) e la presentazione dell’illuminazione sostenibile delle Serre, presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari – DISTAL.
Le Serre sono state dotate di un nuovo impianto di illuminazione artificiale basato sulla tecnologia C-LED, volta al raggiungimento di una maggiore sostenibilità. Grazie all’utilizzo dei Led, infatti, i nuovi punti luce permettono di abbattere i consumi energetici fino al 40%, rispetto a quelli delle precedenti lampade a vapori di sodio.
L’intervento di efficientamento del sistema di illuminazione delle Serre è stato abbinato alla sostituzione di circa 4.800 punti luce presso l’edificio del Caab. “L’intervento complessivo – si legge in una nota dell’Ateneo – permetterà di risparmiare 138.893 kWhanno, pari a circa il 4% dei consumi annuali totali del plesso. Al prezzo attuale dell’energia elettrica tale risparmio vale circa 60.000 euro l’anno”.