Brugherio (Monza e Brianza) – “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”, recita un proverbio cinese. E questo principio si adatta perfettamente al progetto Casa Digitale, inizialmente prototipato a Monza, in convenzione con i Comuni di Monza, Brugherio e Vedano al Lambro, dall’associazione Smart Nation grazie al sostegno di Fondazione Micron. Sulla base della sperimentazione avvenuta e dei significativi risultati raggiunti, il Comune di Brugherio ha deciso di credere nel progetto potenziandolo notevolmente e incardinandolo nei servizi erogati dalla “piccola” città brianzola, alle porte di Milano, creando un caso scuola che potrebbe essere mutuato a livello regionale.
Mente dell’iniziativa è Federico Fratta, uno che di digitalizzazione se ne intende visto che nel 2015 era stato nominato fra i “Campioni digitali”, una serie di profili scelti a livello territoriale dall’allora Governo Renzi. Un gruppo di esperti che sotto la guida di Riccardo Luna avrebbero dovuto rivoluzionare l’approccio tecnologico fra pubbliche amministrazioni e cittadini. Un progetto lungimirante che poi sfumò così come le fortune politiche dell’enfant prodige del Pd, Matteo Renzi.
Ma l’impegno per la digitalizzazione di Federico non si è fermato. E proprio fra Monza e Brugherio ha visto la luce il progetto Casa digitale. “Il principio è semplice. Insegnare alla popolazione, in particolare agli anziani, a utilizzare i servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione”, spiega Federico. Ma come? “Sono stati aperti degli sportelli dove le persone possono prenotare un appuntamento (attualmente c’è anche un mese e mezzo d’attesa ndr) per imparare a farlo”.
Un’ora, per una singola persona “perché abbiamo visto che nelle ‘lezioni di gruppo’ ognuno ha interessi specifici che magari non riesce a trovare e dunque non segue o rallenta gli altri”. E in ogni caso qui non trovano un esperto che prenota loro un appuntamento all’anagrafe, un esame all’ospedale, fare lo Spid (Identità digitale) ma insegnare loro a farselo da soli. “Gli utenti portano il loro smart phone, il loro tablet e su quello devono imparare a fare queste operazioni. Quello che apprendono possono poi riprodurlo a casa. Come scaricare una app e utilizzarla”, spiega Fratta. Perché è fondamentale che le persone utilizzino gli strumenti in loro possesso.
“Tu puoi insegnare benissimo a fare tutte queste operazioni su un computer ma poi se un anziano non ce l’ha e fa tutto tramite il telefonino siamo daccapo. Anzi, occorre che impari proprio sul suo smart phone perché da marca a marca i passaggi, i “tasti” per effettuare le operazioni cambiano, e soprattutto le persone anziane spesso non hanno la necessaria elasticità per trasferire certe competenze sui differenti device”. Non solo. Casa Digitale (su Spid, Fascicolo sanitario digitale…) ha in ogni caso organizzato anche dei corsi di gruppo da seguire che sono stati letteralmente presi d’assalto.
“Un progetto che è decollato soprattutto a Brugherio, grazie all’interesse e alla sensibilità sul tema dell’Amministrazione. “A Brugherio non abbiamo solo uno sportello. Stiamo creando un ecosistema digitale dove il cittadino escluso digitalmente possa ottenere direttamente dal Comune gli strumenti necessari all’uso dei servizi digitali pubblici, come per esempio lo SPID, oltre all’idonea formazione per saperli usare. Educare all’utilizzo dei servizi digitali le persone permette di dare loro molta indipendenza, risparmiare tempo e abbattere i costi di gestione per le amministrazioni pubbliche”, conclude Fratta.
“Ci sono tanti progetti che i Comuni stanno attivando per aiutare i cittadini non abituati a utilizzare i nuovi strumenti e le opportunità del digitale. Il bello, se posso, l’unicità di Casa digitale è l’offerta di un accompagnamento singolo in un’ora dedicata a ogni persona che così è meglio aiutata a sperimentare, capire, provare, misurarsi… e lo fa con persone esperte che sanno spiegare cose complesse in modo semplice. I ‘numeri’ lo dimostrano: questo tipo di accompagnamento rende di più e dà frutti maggiori”, conclude il sindaco di Brugherio, Marco Troiano.