Il percorso circolare del filobus 90/91 come «circuito smart» per sperimentare le tecnologie per la guida assistita dei mezzi pubblici e anche per effettuare prove per le macchine «senza pilota». Per ora sono solo suggestioni ma dotate di un peso specifico concreto, grazie al corposo finanziamento messo a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Milano è stata di recente selezionata per essere una delle città che potranno testare sul campo le soluzioni innovative di traporto locale, oltre a essere quella scelta per il «living lab» che sperimenterà innovazioni in tema di mobilità. Assieme a Roma e Napoli, introdurrà nel contesto dei sistemi di trasporto locale il paradigma Mobility as a service (MaaS). Per realizzare i progetti di mobilità «smart» solo per il capoluogo lombardo il «gruzzoletto » di risorse messe a disposizione ammonta a 10,3 milioni di euro. Il MaaS è un nuovo concetto di mobilità che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato (ad esempio e-bike, autobus, car sharing, treno, taxi, aerei, monopattini), accessibili all’utente attraverso un unico canale digitale. Un’applicazione per smartphone consentirà non solo di programmare e prenotare i viaggi ma anche pagare i biglietti e accedere alle operazioni post-viaggio. L’obiettivo dichiarato di Palazzo Marino è facilitare, attraverso servizi digitali, l’accesso alle modalità di trasporto anche per le fasce più deboli della popolazione.
Il progetto presentato da Milano inoltre è stato selezionato per la sperimentazione di un «Living lab» (unico in Italia), ovvero un sistema che integra processi di ricerca e innovazione in condizioni reali. Si tratta di un test operativo su linee di trasporto pubblico già attive, in pratica per favorire lo sviluppo di nuovi servizi al cittadino, migliorando la sicurezza, l’affidabilità e la resilienza del trasporto pubblico locale. «Siamo orgogliosi di aver vinto con il nostro progetto i fondi per questa sperimentazione. A Milano partiranno i lavori per realizzare una smart road dotata di strumenti tecnologici e informatici che potranno dialogare con auto o bus attrezzati apposta in modo da sperimentare sul tracciato della 90-91 la guida assistita.
Lo scopo è quello di aumentare la sicurezza alla guida grazie allo sviluppo e alle nuove possibilità offerte dalle nuove tecnologie» spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità del comune di Milano. Fra le possibilità lungo l’anello della linea 90-91, reso «intelligente» dai sensori, anche quella di eseguire test per auto a guida autonoma da parte di case automobilistiche o altri operatori, oltre a sistemi di interscambio nell’ottica MaaS in alcune stazioni. Nel dettaglio, il capoluogo lombardo avrà a disposizione, attraverso il Pnrr, 2 milioni e mezzo per sperimentare il MaaS e 800mila euro per la digitalizzazione del trasporto pubblico. Ammonta a 7 milioni di euro l’importo messo a disposizione per la sperimentazione del Living lab.