Brescia – Niente più mail che finiscono nel cestino, telefonate a vuoto, rimpalli da un ufficio all’altro per sapere a che punto è l’iter. A Brescia, per gestire i rapporti tra scuole superiori, Provincia e aziende appaltatrici, nell’ambito dell’edilizia scolastica, arriva una app. «Siamo i primi in Italia a dotarci di questo strumento – spiega il consigliere con delega all’Istruzione, Filippo Ferrari – la tecnologia ci permetterà di velocizzare le procedure, effettuare interventi rapidi e dare informazioni in tempo reale a tutti i soggetti interessati».
Nello specifico, tutte le scuole superiori avranno un proprio codice all’interno di Claster Facility Management (questo il nome dell’app). A dirigenti scolastici e responsabili tecnici basterà accendere computer, tablet o smartphone ed entrare nel proprio account per inviare segnalazioni, verificare scadenze di asset come i dispositivi antincendio (tutti dotati di Qr code), controllare l’iter dei progetti di manutenzione ordinaria o straordinaria, ma anche indicare eventuali emergenze aprendo dei ‘ticket’. L’app consentirà di smistare più rapidamente le pratiche, che saranno assegnate alle aree di competenza degli uffici della Provincia e, successivamente, affidate alle aziende per i lavori.
«Non che prima non si desse risposta alle richieste – sottolinea Ferrari – ma è chiaro che questo accelererà le pratiche». Lo scorso anno, sono state ben 33 mila le manutenzioni svolte nelle scuole bresciane. Nei prossimi mesi, l’app sarà particolarmente utile in vista della consistente mole di interventi, sostenuti anche dai fondi del PNRR, previsti dal piano provinciale sull’edilizia scolastica, passati da 42 milioni del 2021 ai 60 per il 2022 per i 130 edifici del patrimonio provinciale.
Molti di questi fondi serviranno all’adeguamento antisismico, un’altra parte servirà all’ampliamento degli spazi, alla realizzazione di palestre, ma anche per migliorare l’efficienza energetica degli edifici scolastici.Un’edilizia scolastica sicura e accessibile, del resto, è il primo passo per agevolare e favorire l’accesso all’istruzione.
«Ci sono margini per un grande sviluppo dell’istruzione secondaria di secondo grado – commenta il presidente della Provincia Samuele Alghisi – considerato il livello di scolarizzazione, tra i più bassi in Lombardia. La Provincia ha comunque ampliato i posti disponibili da 48 a 52 mila studenti, 4mila in più anche in un periodo di crescita non armonica delle iscrizioni».