Palestro (Pavia) – Una potenza di 3.600 kilowatt in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 4.500 famiglie ed evitare l’emissione in atmosfera di circa 6mila tonnellate di Co2 all’anno: è stata inaugurata la nuova centrale idroelettrica Edison di Palestro, sul fiume Sesia.
«L’impianto è un nuovo tassello nello sviluppo di Edison che da oltre 120 anni investe in impianti idroelettrici – ha detto Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Siamo impegnati in un concreto percorso di transizione energetica, che al 2030 porterà la generazione rinnovabile al 40% del nostro mix produttivo. In questa cornice l’idroelettrico ha un ruolo importante, sia per quanto riguarda gli impianti ad acqua fluente che le grandi derivazioni».
L’idroelettrico è il settore storico per Edison, che sul finire dell’800 ha costruito le prime centrali idroelettriche d’Italia, tuttora in esercizio. La centrale di Palestro è un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione pienamente integrato nel territorio circostante grazie alla sua struttura interrata e alla presenza di un apposito passaggio che permette la risalita dei pesci. Costruita dalla direzione ingegneria di Edison, è stata realizzata in 18 mesi da 100 operai, 15 ingegneri e 12 imprese specializzate, per un totale di oltre 72mila ore lavorate e un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro.
«L’idroelettrico è un settore chiave nel processo di transizione energetica, essendo la prima fonte di energia rinnovabile del Paese – ha aggiunto Marco Stangalino, executive vice president power asset Edison –. È la nostra storia, avendo realizzato le prime centrali sull’Adda e i primi grandi impianti alpini, e il nostro futuro, grazie alle nuove tecnologie in grado di produrre energia da piccoli salti d’acqua, fondamentali per continuare ad accrescere sempre più la quota di rinnovabili e garantire la sicurezza del sistema energetico italiano».
Alla realizzazione dell’impianto di Palestro hanno partecipato anche i cittadini residenti nelle province di Pavia, Vercelli e Novara, aderendo alla campagna di crowdfunding lanciata da Edison nel 2018. È stata la prima iniziativa di questo tipo avviata in Italia da una società energetica, nata per condividere con la popolazione locale i benefici legati alla costruzione dell’opera e renderla protagonista della transizione ecologica del proprio territorio.