Una riduzione dei consumi pari a circa l’80% rispetto ai livelli attuali e questo a fronte di un miglioramento complessivo della capacità illuminante in tutte le zone della città: basterebbe questo dato per fornire una dimensione concreta al passo avanti consentito dall’appalto per il nuovo impianto di illuminazione pubblica cittadino, da poco affidato ad Enel Sole. Un percorso lungo, iniziato anni fa riprendendo possesso degli apparati – fino a quel momento di proprietà del gestore unico – e conclusosi pochi mesi fa con la gara per l’assegnazione dei lavori e l’aggiudicazione definitiva.
Il Comune di Legnano non fa altro che affidare il rifacimento degli impianti e la gestione degli stessi all’operatore prescelto, versando un canone annuale di circa 800mila euro per i prossimi 16 anni: il minor consumo garantito dai nuovi impianti permetterà, allo stesso tempo, al Comune di risparmiare rispetto a quanto pagato sino ad oggi e all’operatore di avere un margine malgrado l’investimento economico necessario per rinnovare la rete. La riqualificazione energetico impiantistica consentirà infatti un risparmio energetico calcolato in una percentuale del 78%, cui concorrerà, fra gli altri interventi, la sostituzione delle lampade a sodio o a mercurio con lampade a Led.
Il progetto prevede di passare da un consumo energetico annuo per l’intera città di 4 milioni 524mila 183 kWh a un consumo di soli 995mila 627 kWh, diminuzione che si traduce anche in un taglio di 1.324 tonnellate di Co2 emessa. Per raggiungere questo risultato il lavoro di revisione del sistema di illuminazione cittadino sarà totale: si passa dalla sostituzione delle armature non dotate di sistema a LED, alla sostituzione dei corpi illuminanti d’arredo nel centro storico, nei parchi e nei giardini pubblici, all’adeguamento e sostituzione dei quadri elettrici di comando e protezione, fino all’installazione di un sistema di telegestione e telecontrollo. L’operatore sostituirà anche tutti i pali danneggiati (si prevede siano sostituiti circa 4.500 elementi corrispondenti al 63% dei sostegni attualmente disponibili in città) e realizzerà quattro isole di Smart City oltre a quattro punti per le luminarie che copriranno le zone normalmente interessate da questo tipo di interventi.
Proprio in ottica Smart city l’operatore ha proposto anche alcuni interventi migliorativi: si va dalle telecamere per videoanalisi (parcheggi, traffico e targhe) e per videosorveglianza semplice, all’installazione di cinque punti luce multifunzionali con prese per ricarica mezzi elettrici, alle panchine smart con modulo fotovoltaico predisposte per ricarica USB e wireless, dotate di sensori per temperatura e umidità, produzione energia, raffreddamento e luce ambientale bianca, per arrivare al sensore per la qualità dell’aria, alla stazione meteo e ai «tool city analytics» per comprendere abitudini di vita e modalità di spostamento dei cittadini per la pianificazione dei servizi. Messo tutto in fila, la cosa in assoluto più «smart», però, è indubbio sia ancora il risparmio energetico complessivo.
Il via all’operazione partito nel 2014
Il procedimento di riscatto degli impianti era stato avviato nel 2014 nei confronti della stessa Enel Sole, proprietaria praticamente da sempre, prima con la denominazione Enel, delle strutture che illuminano le strade cittadine: allora si trattava di 6.914 centri luminosi, mentre oggi superano le 7mila unità, ma la spesa di gestione appariva fuori controllo e legata ad accordi ormai superati, tanto che il costo sostenuto dal Comune era annualmente stabilizzato intorno al milione e 300mila euro. Tutto questo a fronte di impianti ormai vetusti. Nel gennaio del 2017, infine, il percorso si era concluso e il Comune aveva preso possesso degli impianti mettendo fine alla convenzione con l’operatore che era stata stipulata nel 1977 e aprendo la strada al nuovo appalto ora in essere.