Legnano – Neppure quando l’idea venne partorita, nel 2011, sarebbe stato possibile ipotizzare un tale successo del progetto: eppure, a undici anni di distanza dalla sua inaugurazione, l’impianto fotovoltaico realizzato come copertura del parcheggio all’ospedale di Legnano continua ad avere un’efficienza e un rendimento annuale consistenti che le mutate condizioni meteorologiche e l’ampliarsi della stagione calda hanno contribuito a rendere oggi ancora più conveniente.
Tra le tante iniziative, non sempre di successo, messe in campo da Amga, la spa di Legnano che ha un capitale interamente detenuto dai Comuni della zona, l’impianto fotovoltaico sviluppato di pari passo con la nascita del nuovo ospedale cittadino è ancora oggi da considerare un caso virtuoso.
Nel 2011 per coprire gran parte del parcheggio del nuovo ospedale nato ai confini della città, Amga decise infatti di integrare nelle pensiline di copertura oltre 7.800 moduli fotovoltaici, per circa 13mila metri quadrati di estensione complessiva, in grado di produrre energia elettrica per una potenza superiore a 1,8 Mw: l’intenzione fu quella di realizzare un impianto in grado di produrre circa 2 milioni di kwh ogni anno evitando l’immissione in atmosfera di oltre 900 tonnellate annue di anidride carbonica.
Allora l’impianto era uno dei più grandi tra quelli realizzati sul territorio nazionale. E poi cosa è successo? Nella sostanza l’equilibrio tra costi di manutenzione (quantificati, come costi diretti, in circa 50mila euro annui) e rendimento dell’impianto ha mantenuto livelli molto elevati, con alcuni fattori che hanno addirittura contribuito a migliorare le prestazioni.
Il progetto è stato realizzato con un costo intorno ai sette milioni di euro e l’impianto, che ha beneficiato degli incentivi del terzo conto energia, si è poi ripagato negli anni. L’incentivo da 0,300 euro a Kwh inizialmente stabilito è stato poi rimodulato e messo a fuoco: partito da 0,260 kwh, l’incentivo si spingerà infatti a 0,35 euro/kwh lordi solo nell’ultima annualità, dunque il 2031, ma la natura è intervenuta strada facendo scompigliando le carte a favore dei gestori dell’impianto.
Il clima, infatti, è cambiato radicalmente, così che proprio in questi giorni di aprile 2022 l’impianto ha raggiunto una produzione che solitamente viene rilevata solamente in piena estate. L’aumento della produzione di energia, dunque, è andato a sopperire al leggero calo di produttività dell’impianto fisiologico con il passare degli anni. Nel 2017 l’impianto per la prima volta è stato sotto.
In 11 anni prodotti circa 20 mln di Kwh
La buona manutenzione messa in atto sull’impianto, coniugata con il cambiamento climatico, ha dunque annullato il decadimento naturale dell’impianto fotovoltaico, che ha prodotto circa 20 milioni di Kwh dall’inizio dell’attività ad oggi. I due elementi che costituiscono i ricavi per il gestore Amga spa sono da identificare nell’incentivo e nel prezzo pagato per l’energia elettrica prodotta e immessa nel sistema: lo scorso anno questi due elementi hanno portato nelle casse del gestore rispettivamente 560mila euro per quanto riguarda l’incentivo (tendenzialmente in aumento fino al 2031), mentre il ritiro dedicato dell’energia prodotta – collegato al costo dell’energia e che andrà a incidere in modo crescente considerata la tendenza di questi mesi – ha fruttato 220 mila euro.