Bergamo – Una struttura innovativa, oltre che indispensabile, che garantirà un parcheggio sicuro per le bici nel cuore del polo intermodale della città. È la nuova velostazione di piazzale Marconi, struttura che può ospitare fino a 132 biciclette, la metà in stalli situati a terra e altrettante a un’altezza di un metro e mezzo, da calare manualmente. Un’opera voluta dall’amministrazione comunale e finanziata con 400 mila euro del ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del bando vinto dal Comune di Bergamo con il progetto denominato «Bergamo Bus&Bike», pensato per incentivare la mobilità ciclistica migliorando l’interscambio con le diverse linee di trasporto pubblico.
All’interno della velostazione, i mezzi sono stoccati su due piani tramite un sistema pneumatico: l’utente riceve un Qr code, ottenuto sul portale www.bicitybergamo.it, da mostrare al totem d’ingresso; poi deve far passare le ruote del proprio mezzo su una striscia segnaletica a terra, che deve riconoscere l’impronta del mezzo per sbloccare il tornello, e così può entrare nel locale, dove sono situate le rastrelliere a cui legare, con il proprio lucchetto, le biciclette. L’utente può scegliere l’abbonamento (40 euro per 4 mesi) oppure il carnet con alcuni ingressi da 6,30 e 50 euro. Il servizio è attivo 7 giorni su 7, dalle 5 alle 24 tramite un ingresso automatizzato con tornelli.
La struttura è realizzata in vetro e acciaio smaltato e occupa una superficie di 200 metri quadrati. Nelle ore notturne sarà adeguatamente illuminata, creando in questo modo un effetto lanterna anche sul vicino piazzale della stazione ferroviaria. L’interno è ripreso da due telecamere per ragioni di sicurezza ed è presente anche un punto di riparazione, con pompa ad aria compressa e qualche attrezzo da lavoro.
La nuova velostazione, che è gestita dall’associazione Pedalopolis- Fiab, ha anche un risvolto sociale: i servizi saranno gestiti in collaborazione con la cooperativa sociale Chimera, la quale impiegherà nella pulizia e manutenzione degli spazi persone svantaggiate e progetti socio-occupazionali. «La struttura è smontabile – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni – , nel caso in futuro dovesse essere spostata e riposizionata altrove».