Vigevano – Una città che possa risultare più appetibile non solo per i nuovi residenti – che dovranno trovare una serie di servizi di alto livello che la facciano preferire ad altre realtà dell’hinterland di Milano – ma anche per gli insediamenti produttivi. È la filosofia che sta guidando il progetto Smart City che interessa a Vigevano e che è tra gli obiettivi delle amministrazioni comunali a guida leghista da almeno tre mandati. «Ci abbiamo messo idee, impegno e risorse – commenta il sindaco Andrea Ceffa – ma i risultati stanno arrivando. La connettività soprattutto ci ha consentito di avviare servizi come l’instradamento ai parcheggi, indicando quelli disponibili e il numero di stalli liberi; la connessione veloce alle scuole cittadine e ci sta consentendo di progettare la mobilità sostenibile».
Un progetto, che ha compreso anche la connessione wi-fi libera su tutto il territorio cittadino e l’aumento della rete delle telecamere di video sorveglianza, che sono state collocate anche ai varchi di accesso della città, con la possibilità di individuare attraverso le targhe l’eventuale presenza di auto segnalate dalle forze dell’ordine o più banalmente sprovviste di assicurazione e che presto regoleranno anche gli accessi all’isola pedonale permanente. Un progetto complessivo per il quale sono stati messi sul piatto cinque milioni di euro con la creazione di una importante infrastruttura da parte di Asm la holding controllata dal Comune. E proprio la presenza di una struttura così importante ha consentito di assegnare nei giorni scorsi con un bando ad un operatore privato la posa della fibra di ultima generazione per un investimento, a carico di quest’ultimo, che poi potrà cedere ad altri operatori, di 6 milioni di euro. «Si tratta di un primo passo che riguarda la possibilità di portare in ogni casa la fibra veloce sino a un Gigabit – spiega il sindaco di Vigevano – Per il momento si tratta di una soluzione destinata alla zona residenziale ma abbiamo espressamente chiesto, se ce ne sarà la possibilità, di estenderlo progressivamente alle aziende».