La Spezia – Oggi essere un museo tradizionale non basta più: turisti e curiosi cercano esperienze che vanno oltre la semplice esposizione, per quanto ben fatta e interessante. Cercano un coinvolgimento, fisico e sensoriale se possibile, informazioni e curiosità a disposizione su richiesta, senza dover attendere una lunga spiegazione da parte della guida in carne e ossa.
E’ nella tecnologia che il museo trova una nuova forma di dialogo con il pubblico e il turismo, proprio come sta facendo il Museo del Castello San Giorgio alla Spezia, grazie agli indirizzi della responsabile Donatella Alessi, fra progetti già esistenti e idee per il futuro.
«Il museo è già dotato dal 2014 di un monitor touch screen nella sala delle statue stele che mostra la cartina della Lunigiana con tutti gli esemplari che sono stati ritrovati – spiega la responsabile – Toccando su ciascuna statua è possibile avere spiegazioni dettagliate sui luoghi del ritrovamento e altre immagini, alcune è possibile anche visualizzarle in 3D. Per tutte, poi, abbiamo traduzione in inglese, francese e la lingua dei segni. Inoltre abbiamo scelto formati adatti a una lettura agevolata e ogni scheda ha una lettura audio in varie lingue».
Ci sono poi novità entrate in servizio quest’anno: «Abbiamo presentato la video guida. In pratica al visitatore viene dato un tablet – prosegue Alessi – che si attiva con tecnologia ’beacon’ quando ci si trova davanti a un punto ‘sensibile’». Di fatto sono piccoli dispositivi con tecnologia bluetooth a bassa energia da collocare in posizioni strategiche che comunicano con smartphone o altri strumenti intelligenti quando si trovano vicini. Quindi, per esempio, ci si avvicina a una statua e il tablet si attiva.
«A quel punto – precisa ancora Alessi – parte da solo un video in cui non si vede solo quel che si ha davanti ma anche confronti con situazioni simili in Italia. Ogni video si conclude con le registrazioni delle immagini fatte da paleotecnici che hanno partecipato anche al Paleofestival, in cui mostrano le tecniche dell’antichità come accendere un fuoco, lavorare un osso, fare vasi o tessere. Dopo mezz’ora di guida a video non solo si è visitato il museo ma ci si sente arricchiti con una conoscenza originale e unica».
Altre cose bollono in pentola ma la responsabile del museo non si sbilancia: «Stiamo lavorando a un progetto immersivo con tecnologia avanzata… Ma è ancora presto per parlarne». Nel frattempo per chi vuole saperne di più sul museo ci sono la pagina Facebook e il sito ufficiale dove si possono trovare i laboratori per bambini e tante altre informazioni utili per programmare visite reali e virtuali.
Esperienze sensoriali per chi vuole di più. Informazioni e curiosità a disposizione subito e su richiesta
1. Cambio di visione. Turisti e curiosi oggi cercano esperienze che vanno oltre la semplice esposizione: informazioni e curiosità a disposizione su richiesta
2. L’esempio. E’ nella tecnologia che il museo trova una nuova forma di dialogo con il pubblico, proprio come sta facendo il Museo del Castello San Giorgio, grazie agli indirizzi di Donatella Alessi.