La transizione ecologica di un paese urbanizzato come l’Italia passa attraverso le città. Con l’obiettivo di orientare al meglio gli amministratori locali sia nell’implementazione che nella verifica degli interventi e delle politiche di sostenibilità ambientale, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha presentato il rapporto ‘Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale’.
Attraverso l’analisi di 21 Comuni – Torino, Aosta, Genova, Milano, Bolzano, Trento, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Roma, L’Aquila, Campobasso, Napoli, Bari, Potenza, Catanzaro, Palermo e Cagliari – il rapporto restituisce per la prima volta una lettura della sostenibilità urbana attraverso tre chiavi di lettura strategiche: vivibilità, circolarità e resilienza ai cambiamenti climatici.
Va male sul fronte della qualità dell’aria dove valori di riferimento per l’esposizione a breve e/o a lungo termine a particolato atmosferico (PM10) e biossido di azoto (NO2) e ozono (O3), aggiornati nel 2021 dall’Oms, vengono superati in tutti i capoluoghi monitorati, nonostante il settore della mobilità e dei trasporti – che incide parecchio sull’inquinamento atmosferico – sia quello che fa registrare i più evidenti progressi negli ultimi anni all’interno della chiave di lettura della vivibilità.
Per quanto riguarda la densità delle piste ciclabili, Torino, Milano e Bolzano mostrano i quadri più virtuosi. Relativamente alla disponibilità di aree pedonali, è Venezia a primeggiare, favorita dalla sua particolare conformazione geografica. La percentuale di auto elettriche e ibride su parco auto totale è più o meno consistente in tutto il campione con i progressi più significativi registrati a Bologna e a Milano.
Sul fronte del verde pubblico primeggia Potenza con circa il 70% di superficie vegetata su superficie urbanizzata, seguita da Perugia (69,8%) e L’Aquila (68%). Come ha evidenziato l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) nel position paper ‘Infrastrutture verdi urbane e periurbane’ del Gruppo di lavoro Goal 11 dell’Agenda 2030 (Città e comunità sostenibili), è necessario «estendere i finanziamenti a tutti i Comuni ed enti territoriali italiani e sostenere politiche ambientali di incremento del capitale naturale delle città con una pianificazione specifica per il verde».