La Spezia – Dopo lo ‘scontro’ sindacale, duro ma onesto, il porto di La Spezia si rialza con ottime previsioni sul futuro e con gestioni delle merci che saranno improntate sempre più sul fronte delle nuove tecnologie: nuove modalità di tracciamento dei tempi di svolgimento delle operazioni in porto, certificati dall’Autorità di Sistema portuale Mari Ligure Orientale (Adsp) e a partire dal prossimo 1 gennaio 2023, un sistema satellitare di controllo dei flussi tale da fornire, in tempo reale, il numero dei camion in arrivo dalle diverse direttrici autostradali verso il porto.
Per arrivare a queste direttive e linee guida, però, si è passati da una fase di buriana che ha visto una lunga e complessa trattativa con 15 diverse associazioni che rappresentano il mondo delle spedizioni e della logistica, gli agenti marittimi, i terminalisti portuali, gli armatori, gli autotrasportatori e nonché le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Tutti alla fine hanno aderito al documento presentato dall’Autorità di Sistema Portuale per dirimere la vertenza che, da alcune settimane, aveva interessato il settore dell’autotrasporto nel porto di La Spezia.
I problemi erano scaturiti dopo la bocciatura dell’ordinanza da parte dell’Organismo di Partenariato, uno degli organi collegiali previsti dalla legge che regola le attività portuali e che ha specifiche competenze sulla materia oggetto del provvedimento e che di fatto introduceva un tempo massimo di attesa per gli autotrasportatori per lo svolgimento delle operazioni di carico e scarico in porto a Spezia altrimenti ci sarebbero state delle multe per i terminalisti ma pure incentivi per chi migliorava il servizio.
Dopo la bocciatura dell’ordinanza, le imprese di trasporto avevano reagito applicando, per il solo porto della Spezia un sovrapprezzo ai contratti di trasporto di 150 euro. L’Autorità Portuale aveva ritenuto la misura tariffaria penalizzante per i traffici portuali e alla fine è arrivato l’accordo. I contenuti del documento prevedono il ripristino dei tempi massimi di attesa per i trasportatori abolendo il sistema sanzionatorio, nuove modalità di tracciamento dei tempi di svolgimento delle operazioni in porto, certificati dall’AdSP e a partire dal prossimo 1 gennaio 2023, un sistema satellitare di controllo dei flussi tale da fornire, in tempo reale, il numero dei camion in arrivo dalle diverse direttrici autostradali.
Si prevedono inoltre impegni di migliore gestione dei trasporti di container vuoti da parte dei svariati soggetti che organizzano i trasporti. I miglioramenti riguarderanno l’ottimizzazione dei viaggi e la riduzione dei disagi e degli extra costi per le imprese di trasporto anche mediante l’utilizzo delle aree retroportuali. Oltre al ripristino dei tempi massimi di attesa il documento contiene la previsione della costituzione di un «Tavolo Permanente di Consultazione» sui temi dell’autotrasporto.
Solo un’associazione non ha aderito. Le imprese si impegnano a revocare il sovrapprezzo applicato a Spezia
Le associazioni che hanno aderito alla proposta sono: Associazione Spedizionieri Porto di La Spezia, Aspedo, Assoagenti, Confindustria sezione logistica, Uiltrasporti, Fit Cisl, il terminalista Lsct, Anita, Confitarma, Fai, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Assotir, Trasportounito, Filt Cgil. A seguito dell’adesione al documento ed ai sui contenuti, le imprese di autotrasporto si sono impegnate a revocare il sovrapprezzo applicato alla Spezia.
Soltanto l’associazione armatoriale Assarmatori ha ritenuto di non aderire al documento, adducendo il rischio che gli eventuali disservizi possano ricadere per la maggior parte sulle compagnie di navigazione e che il trasporto degli stessi container nelle aree retroportuali produrrebbero costi che sarebbero, secondo Assoarmatori, ad esclusivo carico delle linee marittime.