Poggio a Caiano (Prato) – Sono 659 le piante censite grazie alla ricerca floristica di Giovanni Gestri, Valerio Lazzeri e Giuseppe Bennati, che ha generato il volume dal titolo «Le Cascine e il Bardo della Villa Medicea di Poggio a Caiano». Volume in cui non è stato possibile inserire tutte le immagini di queste così numerose piante vascolari e che ha spinto il Comune di Poggio a Caiano alla creazione di una selezione apposita online che ospita un catalogo digitale completo delle piante presenti nel Parco del Bargo e delle Cascine.
Uno strumento che vuole rappresentare non soltanto un contributo alla divulgazione scientifica naturalistica specifica dell’ambiente in cui viviamo, ma anche un invito al sempre più vivace e crescente ‘pubblico naturalistico’, che vuole conoscere i fiori e le piante che ci circondano, a visitare questi territori ricchi di tesori floristici. Territori che negli anni hanno subìto drastici interventi da parte dell’uomo, periodi di abbandono e involuzione e che per questo necessitano ancor più di essere protetti e tutelati.
Da una parte il Bargo: collinetta di 14 ettari di superficie che si estende fra i 40 ed i 90 metri di quota ai piedi del Montalbano mentre dall’altra il Parco delle Cascine della Villa Medicea: un complesso paesaggistico e monumentale di interesse storico-artistico ed ecologico, tanto da divenire ad oggi un’area naturale protetta di interesse locale (Anpil), con un’estensione che si aggira intorno ai 300 ettari di superficie.
Un catalogo, quello presentato dagli autori, in cui ciascuna entità viene rappresentata online fotograficamente – con una o più immagini – e arricchita dal nome scientifico, dal nome volgare, dall’indicazione della presenza di uno o entrambe i territori della ricerca, e scheda descrittiva con curiosità circa la singola pianta.
«Il lavoro di ricerca che si è effettuato è la base di partenza per proteggere la biodiversità – afferma Giovanni Gestri, agronomo curatore del catalogo – In oltre due anni di lavoro sono state censite tutte queste piante, scoprendone anche di nuove ed inaspettate. Tra queste piante endemiche rare, che esistono solo al Bargo o alle Cascine, così come anche piante esotiche che, se lasciate a se stesse, rischiano di sopraffare quelle locali. Per questo conoscere la diversità botanica della nostra area è fondamentale. Se oggi lo studio dell’ambiente e delle modalità per preservarlo al meglio è una priorità in tutto il mondo, qui a Poggio è la normalità da oltre cinque anni», conclude Gestri.
Tanti i vantaggi del digitalizzare il lavoro svolto dagli autori, primo fra tutti quello di poter aggiornare facilmente e costantemente il catalogo, facilmente consultabile sul sito web del Comune cliccando sull’opzione ’Scopri la città’ per poi entrare nella sezione ’Censimento piante vascolari’.
«Ricchezza condivisa con la comunità». Il sindaco Puggelli: «Eredità che va tutelata e anche sostenuta»
«Non possiamo ignorare questa eredità, che anzi va tutelata e sostenuta», afferma il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli. «Ringrazio gli studiosi come Giovanni Gestri che hanno trasformato il lavoro di ricerca in una ricchezza condivisa. Il prossimo obbiettivo è quello di rendere questi spazi ancor più frequentati anche come luogo di studio e approfondimento».