Pisa – La prossima frontiera è la creazione, a Pisa, di un istituto internazionale per la formazione non solo dei giovani chirurghi, ma anche di ingegneri clinici, infermieri e tecnici. Tutte quelle figure che ruotano attorno al mondo della chirurgia robotica e del sistema Da Vinci. E’ questa l’evoluzione (dichiarata) del Centro di Chirurgia Robotica dell’Aoup diretto dalla professoressa Franca Melfi, centro di eccellenza che già oggi, ogni settimana, ospita chirurghi provenienti da tutta Europa grazie a un programma consolidato di training in tutte le discipline.
Una peculiarità tutta pisana, fin dagli albori della tecnologia Da Vinci e che la visita, nelle scorse settimane, di Gary Guthart, Chief Executive Officer di Intuitive, l’azienda che produce il sistema di chirurgia robotica Da Vinci, ha solo ribadito e confermato.
«Il sistema era stato inizialmente ’disegnato’ per la cardiochirurgia e Pisa si era dotata di una delle prime macchine. Era il 2001. A fine 2000 un robot Da Vinci era arrivato a Grosseto, un altro era presente al San Raffaele. Ma Pisa ha fatto subito un grande passo in più. La macchina era sottoutilizzata e ho avuto la fortuna di poterla applicare alla chirurgia toracica» spiega la professoressa Melfi.
Il primo intervento di chirurgia robotica al mondo su un paziente con tumore del polmone, anno 2001. Da qui è partito il lungo percorso che ha visto, intervento dopo intervento, l’inclusione di numerose altre specialità. La seconda macchina è arrivata nel 2007, nel 2010 il Centro di Pisa è stato identificato come il centro di tecnologia robotica multispecialistica per tutto il territorio nord ovest, adesso è un centro di formazione riconosciuto negli Usa e in Europa.
«Quello di Pisa è uno degli esempi più eccellenti di innovazione applicata alla salute che oggi chiede alla scienza, alla tecnologia e alla medicina risposte certe, sicure, efficaci – aggiunge la professoressa Franca Melfi –. Tali risposte non possono arrivare senza l’apporto della ricerca e dell’applicazione ai bisogni di salute attraverso la didattica e l’addestramento continuo, con la formazione di chirurghi, anestesisti, infermieri, tecnici, ingegneri, informatici e tutte le risorse umane che ruotano su una piattaforma robotica intorno al letto operatorio e alla consolle».
A Pisa ora sono quattro i sistemi robotici in dotazione. Ma non è un punto di arrivo. «Il futuro sta nell’ulteriore sviluppo di sistemi robotici in grado di integrare altre tecnologie. Penso all’intelligenza artificiale ma anche ai big data, al machine learning. E’ questa la strada da percorrere per avere la possibilità di essere sempre più precisi e accurati nella gestualità chirurgica. Ma c’è di più – conclude – Abbiamo un altro obiettivo: insegnare ai giovani chirurghi a prevenire eventi avversi con l’utilizzo degli algoritmi e attraverso l’intelligenza artificiale».
Il convegno in Sapienza. È intervenuto Gary Guthart di Officer di Intuitive, che produce il «Da Vinci»
Nell’Aula Magna Storica del Palazzo La Sapienza, si è svolto il convegno «Next Generation Surgery. From robotics to interconnected digital surgery» dedicato ai nuovi sviluppi della chirurgia, resi possibili dall’impiego diffuso delle tecnologie digitali. Ospite speciale dell’iniziativa è stato Gary Guthart, Chief Executive Officer di Intuitive, l’azienda che produce il sistema di chirurgia Da Vinci.