Sovicille (Siena) – Le amministrazioni non devono essere lasciate da sole ad affrontare la crisi energetica attuale e imminente: è questo l’appello dei sindaci della Val di Merse, lanciato in occasione del primo convegno Comunità Energetiche andato in scena martedì a Sovicille.
Un appello largamente condiviso in vista della grande sfida che obbligherà l’intera provincia ad affrontare i primi importanti step verso la transizione ecologica. La sfida, tra fonti rinnovabili e comunità energetiche, si giocherà sui fondi del Pnrr e sugli incentivi. Soltanto una progettazione condivisa con i più alti livelli di governance regionale e con i grandi players pubblici del territorio, da Acquedotto del Fiora fino a Intesa e Sienambiente, permetterà a Siena e provincia di sedersi al tavolo dell’innovazione per dialogare seriamente sul futuro prossimo.
Un futuro che dovrà passare tanto dal rispetto dei settori tradizionali dell’economia territoriale, dall’agricolo al manifatturiero, quanto dall’autoproduzione e dall’autoconsumo energetico. «La transizione ecologica è urgente per garantire il futuro della provincia anche a livello economico – ha sottolineato il sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti -, specie dopo l’esplosione del conflitto in Ucraina e il rincaro delle bollette. Il cammino non sarà breve, ma lungo e tortuoso: dobbiamo fare il primo passo. Sinergia e km0 rappresentano una forza e un valore delle comunità energetiche. So che qualcuno sta pensando a strade diverse, ambiziose: auguro fortuna, ma per noi la priorità è consolidare un modello condiviso da tutti».
Il riferimento è alla multiutility Toscana, holding di servizi pubblici ancora in attesa dell’adesione di Siena e Arezzo. Alle voce di Gugliotti si aggiunge quella di Luciana Bartaletti, sindaca di Chiusdino, comune impegnato nella trasformazione energetica. «Il nostro è un comune geotermico, da tempo stiamo lavorando in questa direzione. La nostra centrale è un modello sostenibile, che concilia rispetto dell’ambiente e del paesaggio con le necessità di approvvigionamento energetico. Non si tratta più di profitti, ma di necessità e bisogno».
Comunità energetiche e geotermia: la partita è iniziata, ma si dovrà giocare di squadra. Altrimenti, l’intoppo rischia di essere dietro l’angolo. E ad esprimere preoccupazioni sono proprio quelle amministrazioni che nella burocrazia e nella mancanza di supporto tra diversi livelli di governance hanno trovato i più grandi ostacoli alla progettazione. «Il ministro Franceschini – ha detto Niccolò Volpini, assessore di Abbadia San Salvatore – ha bloccato i lavori per la centrale geotermica di Sorgenia, eppure abbiamo rispettato tutti i vincoli postici. Purtroppo cavilli burocratici e comitati stanno rallentando un progetto a cui lavoriamo da anni. È un peccato, maggiore chiarezza e più supporto sarebbero fondamentali».
«Tavolo sull’energia nella Val di Merse». La sindaca di Chiusdino Luciana Bartaletti e l’idea di ’percorsi condivisi’
«Il problema maggiore, oltre all’assenza di supporto ai Comuni – ha affermato la sindaca di Chiusdino Bartaletti – è la mancanza di informazione: pochi amministratori sanno delle comunità energetiche. Apriamo un tavolo di coordinamento e progettazione energetica che coinvolga i Comuni della Val di Merse. Solo insieme possiamo vincere una sfida come quella della transizione ecologica».