Firenze – Arriva da Firenze la prima startup interamente dedicata al caregiving, ovvero l’aiutare gli anziani o i più fragili negli spostamenti e nelle commissioni da svolgere quotidianamente, che non sarebbero in grado di fare in autonomia.
Si chiama Ugo, e si tratta di un servizio di accompagnamento gratuito ai cittadini più anziani o fragili del Comune di Firenze. Il servizio prevede di stare accanto alle persone durante le visite mediche o le terapie per evitare che affrontino queste situazioni in solitudine, o nel caso non riescano a raggiungere autonomamente alcuni dei luoghi designati.
I caregiver sono selezionati tra soggetti con barriere di accesso al mondo del lavoro, creando un servizio a doppia valenza sociale. L’attivazione del servizio e l’individuazione dei soggetti fragili, avvengono tramite la Società della salute di Firenze che svolge funzione di collegamento. Sono stati erogati a oggi oltre 2000 servizi (dall’agosto 2020) e oltre 4200 ore di accompagnamento. Gli utenti sono oltre 350 e gli operatori coinvolti oltre 50. Attualmente vengono attivati circa 130 servizi al mese.
Anche il sistema di prenotazione è estremamente facilitato, grazie anche ad un sito e un’app fatti a misura di tutti, sopratutto di anziano. Basta visitare il sito ’hellougo’, e con pochi semplici clic si può prenotare il servizio richiesto. Accompagnamento, commissioni di vario genere o anche semplice compagnia, una chiacchierata al telefono, fare una partita a carte, fare una passeggiata sotto casa o visitare mostre e attività culturali.
La startup Ugo si pome come obbiettivo quello di risolvere i bisogni degli anziani e delle loro famiglie con un servizio di affiancamento semplice e sicuro, gestito da operatori caregiver professionali. I caregiver provvedono in ogni fase degli accompagnamenti , interfacciandosi con medici e personale sanitario, aiutando a gestire la compilazione di documentazione medica, pratiche burocratiche e tutto quello che serve all’anziano.
I musei fiorentini fanno i bagagli In ’valigia’ per arrivare ovunque
Giovani, immigrati e anziani, persone che portano sulle spalle situazioni di fragilità o disagio e che per questo non hanno modo di visitare i musei civici. È pensata per loro, in un momento in cui partire e viaggiare non è affatto semplice, l’iniziativa messa in cantiere dai musei fiorentini che, andando controtendenza, faranno i bagagli preparandosi a lasciare per un po’ le proprie sedi. Negli scorsi mesi ha preso infatti il via il progetto Musei in valigia, firmato MUS. Vede protagonisti i Musei Civici Fiorentini ma anche e soprattutto i luoghi in cui essi saranno ospitati.
Si tratta di vere e proprie valigie, al cui interno sono custoditi materiali scelti per offrire un’esperienza davvero speciale di avvicinamento al patrimonio fiorentino: dall’Italia vista attraverso gli scatti dei grandi fotografi protagonisti della mostra Italiae, Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea, all’excursus tra le mappe della suggestiva Sala delle carte geografiche di Palazzo Vecchio fino alla full immersion tra i grandi artisti del XX secolo le cui opere sono conservate al Museo Novecento. Vista e udito saranno i due sensi messi in gioco durante le attività: immagini da guardare (stampate o proiettate), oggetti curiosi, musiche, estratti audio, micro-rappresentazioni e mini-attività di relazione accompagneranno i partecipanti in questi viaggi straordinari.