Forte dei Marmi guarda al futuro con i piedi ben ancorati nel passato, come dice la canzone. E la parola d’ordine è una sola: qualità. Qualità della vita, s’intende, in tutte le declinazioni per una cittadina di soli nove chilometri quadrati, stretti tra il mare e le Apuane: un giardino del turismo, tra le espressioni più alte nel settore dell’accoglienza. Il futuro di Forte, visto anche attraverso gli occhi del nuovo piano urbanistico, guarda a un rafforzamento di quella che i tecnici definiscono ecosostenibilità ambientale. Che tradotto in pratica significa un impegno, e tanti progetti, per tutelare l’ambiente e l’identità storica e culturale del paese. Ecco quindi che gli alberghi potranno fare interventi edilizi ma solo in funzione non di nuove camere ma di servizi.
Qualche stella in più insomma all’ombra del fortino. E così anche gli stabilimenti balneari: via liberi ad interventi solo per nuovi servizi, per alzare ancora – se possibile – l’asticella dell’ospitalità. E ancora, guardando al privato, tutti gli interventi edilizi consentiti dovranno essere improntati all’efficientamento energetico con tanto di dono al Comune di nuovi alberi.
Ma il futuro di Forte è green, per usare un’espressione alla moda, grazie ad un deciso impegno del pubblico, del Comune insomma. Intanto il verde: sorgono nuovi parchi pubblici, il più grande, ma non il solo, proprio all’ingresso nord del paese con l’acquisto e la riqualificazione di una bella zona retrodunale. E ai mille alberi piantati negli ultimi tre anni se ne aggiungeranno molti altri (sotto osservazione e quindi schedati anche i giardini dei privati: l’impegno a salvaguardare il verde deve essere condiviso). E poi il traffico.
Sono stati realizzati nuovi parcheggi fuori dal centro che, nei piani, verranno serviti da bus navetta elettrici. Nuove piste ciclabili poi, in collaborazione stretta con i Comuni limitrofi di Montignoso, Seravezza e Pietrasanta per pedalate lungo fiume e nell’area protetta del Lago di Porta. E l’impegno green del Comune sarà consistente anche nell’efficientamento energetico di tutti gli immobili pubblici. Fino a costruire una nuova scuola, ad un solo piano, dotata di laboratori e spazi di servizio oltre alle sole aule. E questo demolendo la vecchia scuola. Che dire poi dell’arrivo, grazie ad un vecchio lascito, di una casa diurna per i malati di Alzheimer e in aiuto alle loro famiglie. Forte dei Marmi dunque guarda al futuro puntando sulla qualità dei servizi per i cittadini e quindi anche per i 45mila ospiti estivi. Il tutto però con un piede ben fermo nel passato, dicevamo: la cartolina della Forte sarà sempre quella di una cittadina pulita e ordinata (magari ancor più sicura visto l’arrivo di nuove decine di telecamere di sorveglianza) con la sua bella spiaggia dorata, le sue ville e il suo centro a misura di pedone. O di bici, fate voi.
Il sogno è chiudere il centro alle auto. Saranno rimpiazzate da navette elettriche e servizi di bike sharing
Nella Forte dei Marmi che verrà, meno spazio alle auto e mobilità più ecofriendly. E’ una delle idee sul tavolo per rendere ancora più vivibile il fiore all’occhiello della costa versiliese: il progetto prevede di ’stoppare’ le auto all’uscita dell’autostrada e in un altro parcheggio pubblico individuato dal Comune fuori dall’abitato. Da lì partiranno delle navette elettriche e, parallelamente, saranno avviati servizi di bike sharing.