Pisa – Ci sono le competenze della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dietro ai progetti nazionali legati all’innovazione e alle cosiddette smart cities. Uno di questi è quello di legalità e anticorruzione per il personale aziendale, grazie alla convenzione siglata da Autostrade per l’Italia con l’ateneo pisano rivolto a ben 500 dipendenti tra Rup (Responsabile Unico di Progetto) e dirigenti, che ha messo al centro della gestione organizzativa la cultura della legalità, partendo dalle categorie e dai ruoli potenzialmente più esposti, nell’ambito del piano di trasformazione di Autostrade per l’Italia e delle attività di alta formazione organizzate dal gruppo di ricerca coordinato da Gaetana Morgante, ordinaria di Diritto Penale e direttrice dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Sant’Anna.
«La collaborazione con Autostrade per l’Italia – sottolinea Gaetana Morgante – si inserisce nel più ampio quadro di un’attività strategica per la nostra istituzione: la formazione professionale sui temi della legalità, dell’integrità e della lotta al malaffare in tutte le sue forme. La condivisione di questi valori costituisce, infatti, il primo e più importante antidoto contro l’illecito nella prospettiva del rafforzamento di una cultura della legalità che possa creare le premesse per un nuovo modo di lavorare dove consapevolezza, integrità ed efficienza si combinino in modo sinergico consentendo a ciascuno di contribuire alla costruzione di un futuro migliore. Del resto, le imprese progressivamente integrano gli strumenti del new tech nell’organizzazione aziendale, avvalendosi sempre più di sistemi ‘intelligenti’ e autonomi di elaborazione di dati e informazioni».
Ma, soprattutto, il lavoro dei ricercatori della Sant’Anna aiuta le imprese a essere più efficienti e a offrire servizi più efficienti, accrescendo la loro capacità di essere competitive affinando le procedure e i processi lavorativi aziendali. Insomma, un nuovo paradigma spiegato plasticamente anche dall’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi: «La partnership con la Sant’Anna è fondamentale per aggiornare le competenze tecnologiche rafforzando la cultura della trasparenza, che è anche presupposto ineludibile per un’ottimizzazione delle performance. Perché se potenziamo il sistema di controllo interno e promuoviamo il monitoraggio continuo dei rischi saremo capaci di assicurare integrità, trasparenza e qualità in tutti i processi aziendali».