Pisa – Si chiama “Linking Valdera“ ed è un progetto che vuole cambiare il modo di vivere il territorio per chi lo abita in maniera sistematica e per chi lo visita da turista o per ragioni legate alla propria professione o ancora per i collegamenti in transito da una parte all’altra. Si tratta di un piano di sviluppo e di interconnessioni che è stato promosso dai Comuni di Peccioli e Pontedera e che poi è stato ’sposato’ dagli altri campanili del territorio con l’obiettivo di giungere non solo a una nuova progettualità infrastrutturale, ma anche a costruire strade della cultura, come nel caso della recente candidatura della Valdera a capitale italiana della cultura 2025.
“Linking Valdera“ negli ultimi mesi ha visto la diretta partecipazione dei cittadini attraverso un questionario sulle dinamiche di mobilità. Detto in modo semplificato, il progetto punta a una revisione del servizio di trasporto pubblico in grado di garantire alte frequenze, flessibilità e sostenibilità, oltre che a costituire un campo di sperimentazione nazionale. Parliamo di un hub principale e 11 secondari con differenti tipologie di servizio e una flotta veicolare in continua evoluzione, dai mezzi attuali, ai bus elettrici fino ai mezzi a guida autonoma.
La proposta mira a costruire una fitta rete di piste ciclabili per differenti utenti: pendolari, famiglie, sportivi e turisti basata su un asse principale e un anello esterno, caratterizzata dalla presenza di servizi alla mobilità sostenibile in condivisione e interconnessa con le linee del trasporto pubblico. Tale sistema opera sia come servizio di mobilità, mirando a connettere meglio la valle e puntando direttamente a ridurre l’utilizzo del veicolo privato, sia come elemento turistico, viste le forti potenzialità che lo legano all’escursionismo soprattutto di tipo slow e degli amanti del fitness e dell’ambiente.
In pratica si tratta di una precisa strategia che vuole potenziare le presenze turistiche sul territorio e differenziare l’offerta attrattiva della valle. Il sistema di micromobilità della Valdera si compone di due elementi principali, quali le sharing station, che si presentano complete di rastrelliere per i veicoli privati e punti di ricarica e sharing per biciclette e scooter elettrici, ed una rete di piste ciclabili realizzata su tutto il territorio. In base a questo progetto, la rete attuale di percorsi ciclabili passerebbe da 14,6 chilometri a 106,3 chilometri. Come è facile intuire, si tratterebbe di un ’cambio di passo’ decisamente rilevante.
Che ruolo avrà la politica in tutto questo? Il primo step da compiere è legato alla creazione dell’ente frutto di un accordo di programma tra i Comuni della Valdera che si costituirà come interlocutore verso il governo regionale e quello nazionale. Una volta stabilito il programma base, ci sarà l’ottenimento dei finanziamenti necessari per la realizzazione dei progetti e un percorso di ascolto, dibattito e implementazione dei progetti stessi a cui saranno chiamati a partecipare tutti i cittadini residenti nel territorio della Valdera.