Pontedera (Pisa) – Fiore all’occhiello della città, sull’asse viale Rinaldo Piaggio e all’interno del Polo Sant’Anna Valdera, proprio a due passi dalla casa della Vespa, sorge da ormai oltre 10 anni l’Istituto di Bio-Robotica. Qui ci sono oltre 200 persone tra docenti, ricercatori, studenti di dottorato e assistenti di ricerca, oltre agli amministrativi e tecnici.
Ogni giorno, sotto la guida del direttore Christian Cipriani, si esplora la possibilità di attuare attraverso l’ingegneria, la meccatronica e la robotica, macchine e sistemi avanzati ispirati al mondo vivente, considerato fonte inesauribile di spunti per la realizzazione di applicazioni utili all’uomo. La robotica viene usata per simulare la vita e svelarne i principi, per la riabilitazione, per l’assistenza e la cura, per l’educazione, per i processi di cambiamento nella società. Uno dei punti chiave della ricerca è l’alta interdisciplinarità. Nei laboratori ci sono apparecchiature di avanguardia per l’analisi, per la progettazione e per la micro e nano fabbricazione.
Di fondamentale importanza è la formazione. Come dicono nell’Istituto, qui l’obiettivo è «formare l’ingegnere del 21esimo secolo, un inventore e un imprenditore competente, interdisciplinare e creativo, capace di gestire le nuove sfide tecnologiche e scientifiche, pronto a sfruttare le nuove opportunità sociali ed industriali, disponibile a collaborare con i più importanti centri di conoscenza internazionali».
Città industriale per vocazione, Pontedera negli anni ha saputo adattarsi ai cambiamenti mantenendo una propria costatante evoluzione. Quando nel 2002 venne inaugurato il Polo Sant’Anna Valdera, grazie al professor Paolo Dario, a Riccardo Valardo, all’epoca Rettore della Scuola Sant’Anna, e alla stessa azienda Piaggio, la volontà era quella di accogliere al meglio le crescenti attività dei laboratori di ingegneria della Scuola Superiore Sant’Anna e promuoverne le opportunità di innovazione sul territorio nazionale e internazionale.
La svolta arrivò nel 2011 con l’istituzione dell’Istituto di BioRobotica di cui Paolo Dario è stato direttore fino al 2017. In questi anni Pontedera ha sempre ’coccolato’ questo suo polo di eccellenza. Tanti i temi di ricerca sviluppati nell’Istituto. Dalle tecnologie indossabili e collaborative, alla creazione di organi artificiali protesi. E poi la robotica medica, la medicina rigenerativa, la neuro-robotica, le tecnologie robotiche soft e così via.
L’Istituto collabora con tante realtà in tutto il mondo, ma anche sul territorio dove opera. Tra queste la Fondazione Volterra Ricerche onlus, nata nel 2016 per promuovere, finanziare e condurre attività di studio e ricerca scientifica. Con l’Istituto di BioRobotica è stato avviato negli ultimi anni un percorso per la ricerca nell’ambito delle applicazioni della bioingegneria alla riabilitazione attraverso dispositivi robotici.
Porte aperte per San Faustino
Nel giorno del patrono l’Open day che accoglie adulti e bambini Ogni anno per la festa di San Faustino, che è il patrono di Pontedera, l’Istituto di BioRobotica apre le sue porte a tutti i cittadini organizzando un Open Day informativo accompagnato da una serie di attività laboratoriali specificamente dedicate ai bambini. Un modo per farsi conoscere da cittadini e appassionati di scienze e tecnologia e lasciare a bocca aperta i più piccoli.