Arezzo – Come scoprire tutti i segreti della Fortezza? Video, ologrammi e qr-code ci aiuteranno in questo affascinante percorso. Tra storia e restauri, tra passato e presente. L’amministrazione comunale di Arezzo ha infatti da poco approvato il progetto riguardante la valorizzazione multimediale della Fortezza. Un piano, redatto su indicazione della Fondazione Guido d’Arezzo, per valorizzarne il patrimonio culturale e storico, con l’aiuto di supporti tecnologici di ultima generazione.
La tecnologia a disposizione per raccontarci, in modalità scientifica, narrativa ed emozionale, questo angolo di città. Il progetto ha un nome suggestivo: «Le pietre che parlano» e porterà alla realizzazione di più punti, sia informativi che interattivi e immersivi utili ad impreziosire il percorso turistico. Nello specifico in vari punti della Fortezza verranno allestiti degli impianti dove i visitatori potranno conoscere tutti i segreti. Le posizioni, i percorsi, i nomi delle parti che costituiscono la Fortezza verranno illustrati da un primo totem allestito in corrispondenza dell’ingresso principale, al primo posto di guardia.
Nel vano nel Bastione della Diacciaia un grande schermo occuperà un’intera parete e «racconterà » la Fortezza, la sua storia, la sua attualità. Lo schermo potrà essere poi utilizzato anche in occasione di conferenze, mostre, attività didattiche. Inoltre, in più punti della Fortezza, saranno dislocate targhe con qr-code che conterranno informazioni sui singoli luoghi, sulla loro storia, le funzioni, il restauro. Infine, il bastione del Soccorso sarà dedicato interamente alla storia della Fortezza.
Nell’omonimo centro multimediale del Bastione saranno proiettati approfondimenti storici e scientifici sul restauro, la storia del Colle di San Donato e della Arezzo medievale, la storia antica di Arezzo fra l’età etrusca e l’età romana. Un progetto ambizioso che utilizza le nuove tecnologie per fare un tuffo nel passato. Per non dimenticare le nostre origini, la nostra storia.
Perché è necessario sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente. Circa trecento ventimila euro il costo, di cui: 150mila euro con contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze; 172.080 euro o, comunque, per la quota non coperta dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze reperibile dalla partecipazione al bando «Spazi attivi – Percorsi di rigenerazione urbana del territorio», con risorse del bilancio comunale.
Visite virtuali tra i reperti .L’applicazione per smartphone guiderà i visitatori
Si chiamerà «ArcheoArezzo Anfiteatro» la nuova applicazione culturale per smartphone che consentirà di accompagnare i visitatori alla scoperta dell’Anfiteatro Romano. La nuova App consentirà di avere una sorta di audioguida in modo da poter comprendere i resti archeologici presenti nell’Anfiteatro, talvolta di difficile interpretazione.