Massa Carrara – Circondati come siamo dalla tecnologia sentiamo sempre più forte l’urgenza di stare al passo con i tempi e le innovazioni. Ad ogni età. Ecco perché diventano sempre più definiti i tratti professionali del ’facilitatore digitale’, nuova figura chiave per ampliare il numero di cittadine e cittadini informaticamente alfabetizzati, accrescere l’inclusione sociale (l’e-inclusion) dei soggetti svantaggiati, combattere il digital divide.
Una delibera della giunta regionale di fine ottobre, che si inserisce nel complesso di azioni tese ad attuare la strategia Toscana digitale e la Missione 1 (Componente 1) del Pnrr dedicata all’innovazione della Pa, chiarisce quali saranno gli ambiti di attività, quante saranno le ore di formazione necessarie e quale sarà la qualifica del “Tecnico/a della mediazione, facilitazione e accesso ai servizi/alle informazioni digitali, della progettazione e-learning per la promozione sociale e dell’inclusione digitale”.
«Il facilitatore digitale sarà un mediatore fra le richieste e i fabbisogni di cittadine e cittadini e i processi di digitalizzazione in atto nella società e nella pubblica amministrazione», spiega l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini.