Firenze – Una piattaforma tecnologica e una App per leggere o ascoltare i principali concetti di libri internazionali e podcast di business, saggistica e self-improvement. È 4books, nata nel 2017 all’interno dell’ecosistema Nana Bianca, a Firenze, e che conta oggi oltre un milione di iscritti. A spiegarne storia e obiettivi, Filippo Satolli, chief executive officer di 4books.
Come è nata 4books?
«Dall’idea di due imprenditori digitali, Marco Montemagno e Paolo Barberi, che hanno intuito come la necessità di aggiornamento e formazione continua sarebbe diventata sempre più rilevante, scontrandosi con i ritmi frenetici di ognuno di noi. 4books risponde a queste esigenze: è una piattaforma tecnologica online e un’applicazione di micro-learning (o meglio di aggiornamento in pillole), che consente di leggere o ascoltare, ogni giorno e in pochi minuti, concetti legati al business e allo sviluppo personale. Un’attività che permette di migliorarci e di decidere se approfondire ancor più un argomento».
Quali servizi proponete?
«Attraverso l’app mobile e la piattaforma online, 4books propone l’analisi di oltre mille titoli di saggistica da leggere o ascoltare in 15 minuti; podcast con contenuti inediti ed esclusivi realizzati da esperti; una rassegna quotidiana (che si chiama The Update) delle principali notizie di attualità e di business, da leggere via email o nell’app. Ogni giorno mette a disposizione degli utenti almeno due nuovi contenuti in italiano, inglese e spagnolo. Ognuno può decidere quali competenze approfondire, magari facendosi guidare dai percorsi di 4books come: vendite e negoziazione; produttività e time management; salute e nutrizione; società e cultura; marketing e comunicazione; storia e filosofia; impresa e strategia e altri ancora».
Qual è stata la risposta del mercato?
«È un servizio apprezzato da oltre un milione di utenti nel mondo, con oltre 6mila recensioni a 5 stelle, un risultato molto rilevante per il mondo delle App. 4books è diventato uno strumento di crescita personale e professionale utilizzato anche dalle aziende come incentivo per i dipendenti».
Quali sono al momento il mercato di riferimento e il vostro giro d’affari?
«Operiamo soprattutto in Italia e nei Paesi di lingua spagnola, dove ci proponiamo come un innovativo ‘allenatore del cervello’, che tiene alta la curiosità e aiuta a migliorarsi a livello professionale e personale. Negli anni la nostra offerta è aumentata, così come il fatturato che, nel 2021, ha superato il milione di euro nel solo mercato consumer».
Prossimi obiettivi?
«Ampliare costantemente l’offerta di percorsi e competenze, sviluppare il mercato nei Paesi latini, lavorare sul prodotto e introdurre strumenti in grado di catturare ancor più l’interesse degli utenti, ricorrendo anche alle tecniche tipiche del ‘gaming’, con premi e ricompense. Meccanismi per diffondere il concetto di formazione continua nei lavoratori, per migliorare la conoscenza e la preparazione in un mondo che corre sempre più sotto la spinta dell’innovazione».
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