Foligno (Perugia) – «Abbiamo portato il Comune di Foligno nel presente, e siamo ormai pronti ad affrontare il futuro». L’avvocato Marco Cesaro è colui che, dal 2019, ha ricevuto dal sindaco Stefano Zuccarini il compito di portare l’ente comunale di Foligno nel futuro attraverso la digitalizzazione. E lui, con un lavoro certosino e con lo staff dell’ufficio ‘Servizi informatici’ sta cambiando il volto dell’amministrazione.
Assessore Cesaro, che lavoro è stato occuparsi di digitalizzazione, tanto più in mezzo ad una pandemia?
«E’ un dato oggettivo il fatto che, al nostro arrivo nel 2019, avessimo molto da fare per recuperare i ritardi su software, hardware e idea di un nuovo approccio nel modo di lavorare. Ad oggi posso dire che la digitalizzazione, oltre a andare incontro ai cittadini, sta aiutando anche il modo di lavorare degli uffici, che oggi si parlano e collaborano. I risultati ottenuti sono stati possibili perché la digitalizzazione è una nostra priorità. E abbiamo potuto lavorarci anche grazie ad un ufficio ‘Servizi informatici’, coordinato da Davide Castellucci, di prim’ordine».
Cosa è cambiato dal 2019 ad oggi per un cittadino?
«Con il Suape 3.0 i professionisti possono gestire pratiche edilizie e urbanistiche da remoto, con un portale unico. Dal Suape passano anche le richieste di accesso agli atti, anche in autonomia e senza passare per un professionista. Si tratta di una grande rivoluzione, un canale di comunicazione tra back office e front office sul quale stiamo avendo feedback positivi. Questo portale è stato una risorsa che ci ha permesso di affrontare l’emergenza Covid e lo tsunami del bonus 110. Ad oggi Foligno è in grado di rispondere alle istanze di accesso agli atti, in 20 giorni. Non dimentichiamo che la maggior parte delle istanze del cittadino possono essere gestite via web, dallo spid alla carta d’identità elettronica, dall’iscrizione agli asili nido al pagamento delle mense. Da noi era possibile prima che la legge lo rendesse obbligatorio. Stiamo lavorando anche per altre procedure, da quella per il Tso alla concessione del suolo pubblico. Insomma, una vera rivoluzione e, dopo il Covid, è impossibile tornare indietro».
Foligno è una delle cinque città dell’Umbria ammesse nel programma di Agenda urbana. Quanto vi sta aiutando nella digitalizzazione?
«Stiamo riorientando i fondi di Agenda urbana proprio sulla digitalizzazione e i nostri progetti sono stati ritenuti validi. Entro il 2023 vogliamo dar luce ad una piattaforma regionale delle smart cities, in cui riversare tutti i dati prodotti sotto i vari fronti. Stiamo lavorando, per esempio, ad un software che renda visibili gli interventi sul verde pubblico in essere, per la gestione del traffico ma anche a touch screen da apporre in giro per la città per offrire servizi».
Sul fronte digitalizzazione, il Comune ha schierato anche un rapporto speciale con il Politecnico di Milano. Quali risultati ha portato?
«Si tratta di un protocollo d’intesa firmato con Confindustria Umbria, Comune e Umbria Digital Innovation Hub e Politecnico di Milano. L’obiettivo è trovare una modalità di gestione dei processi in maniera digitale. Perché la digitalizzazione non è solo scansione di un documento. Il metodo che ne verrà fuori potrà essere replicabile. La fase di studio finirà entro il 2022».
Alla luce del lavoro svolto, che obiettivo vi siete posti?
«Siamo ben proiettati verso il futuro. Abbiamo posto le basi affinché tutti i servizi possano essere erogati anche con modalità telematiche da remoto».
Il lavoro di digitalizzazione ha riguardato anche il lato ‘istituzionale’ dell’ente?
«Da qualche settimana è attivo il nuovo modo di gestione dell’aula, con più telecamere, software per la prenotazione degli interventi e la gestione dei documenti da approvare. C’è la possibilità di far collegare qualcuno da remoto. Stesse possibilità previste per l’ufficio del sindaco e per la sala giunta».
Così aumentano competitività, attrattività, inclusività, qualità della vita e governance
La città della Quintana, nel 2017, fu una delle cinque scelte come beneficiarie del programma di Agenda urbana insieme a Città di Castello, Perugia, Spoleto e Terni. Sono stati stanziati oltre 35 milioni di euro destinati ad interventi per la mobilità, per l’implementazione dei servizi digitali, per l’efficientamento energetico e funzionale dei sistemi di illuminazione pubblica, per potenziare il coinvolgimento degli attrattori culturali e per interventi di carattere sociale, con particolare attenzione al tema dell’innovazione sociale.
Il programma approvato di Foligno intende realizzare un programma che, in coerenza con le indicazioni della Regione, chiama la città ‘smart city’ intesa come città organica che, nello spazio urbano, aumenta la competitività, l’attrattività, l’inclusività puntando sugli assi della mobilità, economia, ambiente, persone, qualità della vita e governance, in modo da renderla sostenibile, intelligente ed inclusiva. L’Agenda urbana di Foligno, nel suo programma originario, presenta un aumento di servizi per i cittadini e per le imprese, da una riduzione di sprechi grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate ed intelligenti e da una visione ambientale, economica e sociale positiva.