Perugia – Sono 380 le imprese umbre assistite e accompagnate alla maturità digitale necessaria ormai per far fronte alle nuove sfide tecnologiche. E’ quanto fatto dal Digital Innovation Hub (DIH) dell’Umbria, in cinque anni di attività. Il DIH è una struttura organizzativa, promossa da Confindustria Umbria, che punta a sensibilizzare, informare e aiutare le aziende nel loro percorso verso Industria 4.0.
I servizi realizzati vedono: l’assesment, ovvero la valutazione della maturità digitale, il check up tecnologico per la verifica delle condizioni delle singole imprese, e l’iper ammortamento per vantaggi fiscali. Primo nato in Italia nel 2017, il DIH dell’Umbria in alcuni casi ha supportato le imprese anche nel reperimento di risorse pubbliche per cofinanziare i costi di trasformazione digitale. Ha inoltre partecipato a sei progetti europei alcuni dei quali hanno ricevuto il sigillo di eccellenza.
A governare la struttura, dal 2020, ci sono il presidente Alessandro Tomassini e il vice Gianluca Reali. Direttore è Luca Angelini. «Solo una estrema minoranza di imprese – spiega Tomassini – usa l’intelligenza artificiale, nonostante le sue enormi potenzialità. Ci proponiamo perciò di aiutare imprese e pubblica amministrazione ad adottarla. Concentreremo l’attività del Digital anche su sicurezza informatica, blockchain, realtà aumentata e robotica. Stiamo inoltre portando avanti progetti con il Cluster aerospaziale umbro, Ance Umbria e il Comune di Foligno, col quale stiamo lavorando per ottimizzare in via sperimentale alcuni processi organizzativi».
Il Digital sta inoltre collaborando con il Cluster regionale della mobilità elettrica e svilupperà progetti sperimentali nell’ambito della sanità digitale: tra gli obiettivi anche quello di indagare le opportunità del Metaverso, dove intende aprire una sede, e aiutare le imprese a coglierle». Tra i soci fondatori oltre a Confindustria Umbria, Confindustria digitale, il cluster nazionale «Fabbrica intelligente», l’Università degli Studi di Perugia e l’Istituto italiano di tecnologia.
«Il sigillo di eccellenza al DIH – spiega il presidente di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli –, conferma la qualità del progetto, grazie al quale le imprese e la pubblica amministrazione dell’Umbria potranno disporre nei prossimi anni di supporto di altissimo livello in materia di intelligenza artificiale, sicurezza informatica e calcolo ad alte prestazioni anche grazie alla collaborazione con altri venti EDIH europei con i quali sono stati formalizzati specifici accordi. Siamo in attesa del decreto ministeriale che dovrebbe garantire la necessaria copertura economica degli interventi. I Digital europei hanno il compito di accompagnare le imprese, soprattutto piccole e medie, e la pubblica amministrazione nel processo di digitalizzazione fornendo servizi gratuiti. Tra i servizi che potrebbero essere erogati dall’EDIH umbro figurano sperimentazione di tecnologie digitali, la formazione e la finanza di progetto. Il Digital umbro partecipa anche ad altre due aggregazioni italiane: la prima, guidata da Artes 4.0, è stata selezionata da Bruxelles e la seconda, con capofila Cyber 4.0, riguarda la sicurezza informatica».
Il ’compleanno’ del DIH umbro è stato festeggiato in un evento dal titolo ‘Suggestioni digitali’, in cui è stato tracciato un bilancio di quanto fatto e un ’tratteggio’ di cosa si farà in futuro. All’evento sono intervenuti anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni, e quello alla Programmazione europea, Bilancio, Turismo e Cultura Paola Agabiti, oltre al responsabile trasferimento tecnologico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Andrea Pagnin, il referente di Confindustria nazionale per il Digitale Gianluigi Viscardi e il Responsabile tecnologico del Centro di competenza Bi Rex Francesco Meoni, presente in modalità ologramma. «La sfida più urgente da vincere in questo momento anche per il digitale – ha concluso il presidente di Confindustria Umbria Briziarelli –, è quella dell’energia».